CODICE DEONTOLOGICO

Il codice deontologico dell’Associazione Italiana Osteopati Professionisti è aggiornato ad ottobre 2020. I soci, che aderiscono all’associazione si impegnano ad applicare il codice deontologico nella loro attività professionale. 

CODICE DEONTOLOGICO DEI SOCI OSTEOPRO

Associazione Italiana Osteopati Professionisti

 

Principi generali   

I Soci OSTEOPRO , in particolare i Soci Ordinari e i Soci Professionali, nell’esercizio della

propria attività ed anche al di fuori di essa, devono uniformare il proprio comportamento

all’osservanza dei doveri di integrità, dignità, rispetto degli individui e decoro.

Il Socio è tenuto alla conoscenza e all’osservanza del presente codice.

Le presenti norme valgono in qualunque forma venga esercitata l’attività professionale sia in

forma di libera professione che da dipendente, sia in una struttura pubblica che privata.

Il Socio ha l’obbligo della difesa, della cura e del rispetto della vita in ogni sua forma.

Egli esercita la professione senza fare discriminazioni di sesso, di razza, di religione, di

politica e di stato sociale, senza preclusioni o pregiudizi, con coscienza e senso di

responsabilità, nell’ambito delle sue capacità e competenze.

Il Socio valuta autonomamente l’appropriatezza del trattamento Osteopatico in modo attento,

corretto ed adatto al Cliente ed alla disfunzione, secondo i Principi e le Metodologie apprese.

Il Socio deve astenersi da qualsivoglia comportamento che provochi discredito alla

professione; in particolare, non potrà svolgere attività incompatibili con la dignità

professionale ed dovrà tenere chiaramente distinte le eventuali altre attività

complementari alla propria prestazione professionale.

L’attività del Socio deve basarsi su solide conoscenze tecniche, scientifiche e

metodologiche, a tutela della salute fisica e psichica del Cliente.

Il Socio ha l’obbligo di aggiornamento professionale costante e di formazione permanente.

4​.

Il Socio deve sempre qualificarsi in modo da evitare ogni possibile equivoco sulla sua

qualifica professionale, utilizzando ed indicando solo i titoli e le mansioni che gli competono.

Il Socio può utilizzare diverse modalità di comunicazione per dare informazioni sulla propria

attività professionale, purché il contenuto e la forma siano in linea con i principi del presente

codice, con la dignità e il decoro dell’attività svolta, e la eventuale pubblicità risponda a criteri di

trasparenza e veridicità.

In ogni caso la comunicazione non deve avere elementi che possano configurarla come

pubblicità ingannevole, elogiativa o comparativa.      

Sono comunque consentite l’organizzazione e la sponsorizzazione di eventi formativi,

seminari di studio, corsi di aggiornamento e di convegni in discipline attinenti l’osteopatia sia

se organizzati dai singoli Soci sia se organizzate in collaborazione con altre strutture quali

Scuole di formazione , Associazioni Sportive, Istituzioni pubbliche locali, etc. .        

Relazioni con i Clienti   

Il rapporto con i Clienti è di natura fiduciaria e deve essere improntato alla massima onestà,

correttezza e chiarezza.

Il Socio deve mantenere il segreto sulle informazioni ricevute nell’esercizio della professione,

nonché sui trattamenti  svolti o programmati. La comunicazione dei dati riservati è consentita

solo quando richiesta dalla legge e quando autorizzata in modo scritto dall’interessato o dai

suoi legali rappresentanti. Il segreto professionale è esteso anche ai suoi collaboratori, diretti

ed indiretti e il Socio dovrà controllare che questi ultimi vi si adeguino. L’obbligo di

segretezza permane anche in caso di morte del Cliente.

Il Socio deve quindi proteggere  la riservatezza dei dati personali e della documentazione

relativa ai suoi Clienti. Deve, inoltre, osservare le norme di legge vigenti in materia di

conservazione ed archiviazione dei dati, con particolare riguardo ai dati sensibili.

 

6​.

Il Socio ha la responsabilità di mantenersi aggiornato sull’evoluzione dell’Osteopatia e di

discipline o tecniche affini o complementari anche tramite la partecipazione ai seminari

di aggiornamento proposti dall’Associazione.

 

7​.

Il Socio deve svolgere la propria attività professionale con la massima  diligenza, decidendo

il trattamento da eseguire in base ai sintomi riferiti dal paziente, la loro “storia” e i risultati dei

test di valutazione Osteopatica con l’applicazione rigorosa della metodologia e delle tecniche

apprese, perseguendo il beneficio del Cliente.

A questo scopo, il Socio, dopo aver raccolto dal Cliente in modo dettagliato, le informazioni

necessarie per decidere il tipo di trattamento da eseguire, deve comunicargli il percorso di

trattamento osteopatico scelto, in modo trasparente ed oggettivo, senza creare aspettative di

risultati non realistici.

Il Socio deve inoltre informare il Cliente sui fattori che potrebbero limitare i risultati e i

progressi attesi, nonché agli effetti secondari e/o collaterali del trattamento.

Comunque in nessun caso, il Socio dovrà accettare richieste dal Cliente in contrasto con i

Principi dell’Osteopatia o con l’utilità del trattamento.

 

  1.  

Il Socio che si trovi di fronte a situazioni che non rientrino nelle sue competenze, deve

informarne il Cliente.

Il Socio, quando necessario, deve sviluppare e mantenere un contatto multidisciplinare con le

figure sanitarie, nonché se richiesto, collaborare  per l’integrazione con altre metodologie

terapeutiche non osteopatiche.

E’ tenuto inoltre ad informare il Cliente sull’esistenza e l’utilizzo di eventuali altri trattamenti

complementari, integrativi o sostitutivi del trattamento osteopatico.

Nel caso in cui il Cliente sia stato inviato da un medico o debba essere inviato presso un

sanitario, il Socio dovrà comunicare con il sanitario stesso e concordare  le modalità e la

pianificazione del trattamento osteopatico.

Il Socio deve ricevere dal Cliente il consenso scritto al trattamento osteopatico.

Ove si tratti di minore o di interdetto, il consenso deve essere fornito da un genitore esercente

la potestà parentale o dal tutore.

Il Socio ha la facoltà, nel corso dei trattamenti osteopatici, di rinunciare a prestare il proprio

servizio a favore del Cliente, qualora sia venuto meno il rapporto fiduciario.

 

  1.  

I trattamenti osteopatici debbono essere effettuati in locali idonei, predisposti a norma di legge

e con le attrezzature adeguate e l’ambiente di lavoro deve risultare, in ogni caso, decoroso

e conforme alla dignità della professione.

Il Socio può lavorare da solo, in collaborazione o associazione con altri osteopati o figure

sanitarie, in strutture private o pubbliche. È permesso associarsi ad uno o più studi.

Il Socio, durante le sue assenze, può farsi sostituire esclusivamente da un collega diplomato in

Osteopatia.

 

  1.  

Il Socio stabilisce, in piena autonomia, i propri onorari, comunicando al Cliente l’importo

degli stessi prima dell’inizio del trattamento.

Il Socio è tenuto a sottoscrivere polizza professionale per la responsabilità civile derivante

dall’esercizio dell’attività professionale con massimali adeguati.

 

Relazioni con gli altri Soci e con i Colleghi   

 

  1.  

I Soci devono intrattenere rapporti basati su correttezza e lealtà, in uno spirito di

collaborazione improntato allo sviluppo dell’Osteopatia in generale.

Particolare attenzione deve essere posta nell’evitare di procurare discredito tra colleghi ed

incomprensioni con altre professioni.

Qualsiasi forma di libera e leale competizione è da considerarsi naturale e di stimolo al

progresso della professione, ma deve basarsi esclusivamente sulle competenze personali,

l’esperienza acquisita, la qualità dei trattamenti ed i risultati ottenuti.

Il Socio deve astenersi da ogni forma di concorrenza sleale nei riguardi di altri Soci o di altri

colleghi.

 

Qualora un Socio venga contattato da un Cliente che sta seguendo un programma di

trattamenti osteopatici presso un altro Socio o collega osteopata, deve informarlo

preventivamente per iscritto prima di assumere l’incarico.

Il Socio non deve in ogni caso compiere atti tendenti a sostituirsi ad altri Soci o colleghi

osteopati.

 

13​.

Il Socio è tenuto ad incontrare qualunque altro Socio, collega, medico o specialista, quando

il consulto gli venga richiesto dal Cliente o dai suoi legali rappresentanti.

Il Socio non deve in nessun caso esprimere apprezzamenti denigratori nei confronti di altri

Soci o colleghi, né esprimente giudizi sugli onorari da loro praticati.

 

Rapporti con l’Associazione   

 

Il rapporto tra i Soci e l’Associazione deve essere improntato sulla massima trasparenza e

correttezza.

L’Associazione è al servizio dei Soci e ci si aspetta che tutti i Soci contribuiscano

direttamente ed indirettamente all’immagine positiva ed al successo dell’Associazione.

 

Il Socio è tenuto rispettare quanto previsto dallo Statuto e dai Regolamenti emanati dal

Consiglio Direttivo. Il Socio deve  avere una residenza certa ed essere quindi sempre

reperibile dall’Associazione.

Il Socio che cambia residenza, si trasferisce in altra provincia o cessa di esercitare

la sua attività, è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’Associazione al fine della regolare tenuta del Libro dei Soci  e dell’aggiornamento del sito internet OSTEOPRO.

Il Socio ha l’obbligo di fornire i chiarimenti e le documentazioni che gli venissero richiesti

dall’Associazione e di comunicare lo stato di esercizio della sua attività; deve inoltre avere

un indirizzo di posta elettronica per ricevere le comunicazioni scritte o, in mancanza , un

numero di fax.

 

Il Socio deve collaborare con l’Associazione rispettando e facendo rispettare appieno le

norme deontologiche.

Il Socio ha l’obbligo di segnalare al Consiglio Direttivo comportamenti di altri Soci che siano

in violazione dello Statuto, dei Regolamenti e del Codice Deontologico.

Se il Socio ha accettato mandati o collaborazioni per conto dell’Associazione deve

adempiere con puntualità e diligenza a tutti gli obblighi conseguenti.

 

La partecipazione attiva dei Soci ad ogni momento associativo è il presupposto del successo

dell’Associazione e garanzia democratica nella stessa. Il Socio che non partecipa ai

seminari di aggiornamento o alle assemblee (nemmeno per delega) senza motivazione,

viene meno ad un preciso dovere deontologico.

 

  1.  

Il Socio è tenuto agli adempimenti previdenziali e fiscali a suo carico secondo le norme di

legge vigenti. E’ altresì tenuto al versamento della quota associativa  annuale ad OSTEOPRO.

Il Socio può recedere dall’Associazione dandone tempestivo avviso tramite lettera

raccomandata alla Segreteria OSTEOPRO. Il recesso non comporta la restituzione della quota

associativa versata né alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione.

 

Nell’ambito di un procedimento disciplinare, qualora l’Associazione richieda al Socio

chiarimenti o informazioni relativi ai fatti ed alle situazioni che hanno portato alla

contestazione di una violazione del codice deontologico, la mancata sollecita risposta del

Socio costituisce illecito disciplinare.

 

Le Sanzioni per le violazioni del Codice Deontologico   

 

Ad integrazione di quanto già previsto dallo Statuto, la violazione del presente codice

deontologico comporta l’applicazione delle seguenti sanzioni: l’avvertimento, la censura, la

sospensione temporanea e l’esclusione dall’Associazione.

 

  1.  

L’avvertimento e la censura sono sanzioni formali che non incidono sull’attività del Socio, ma

ne deplorano il comportamento. Sono comunicate con lettera del Presidente o del Segretario

esclusivamente all’ interessato. La comunicazione contiene il richiamo relativo alla

violazione compiuta e l’avvertimento che la violazione non si debba più ripetere. La censura

è più grave dell’avvertimento, contiene la formale dichiarazione della violazione e del

conseguente biasimo.

 

22​.

La sospensione e l’esclusione sono sanzioni sostanziali. La sospensione consiste

nell’inibizione per un tempo non inferiore a 30 giorni e non superiore a sei mesi a godere dei

diritti di Socio previsti dallo Statuto, compresa la possibilità di accedere al sito internet OSTEOPRO.

L’esclusione comporta la cessazione dell’appartenenza all’associazione. Tutte le sanzioni

sono comunicate direttamente al Socio interessato; la sospensione e la cancellazione

vengono comunicate anche agli altri Soci nel sito internet OSTEOPRO.

La comunicazione può avvenire in forma orale, quando la decisione sia pronunciata

contestualmente alla convocazione di fronte al Consiglio Direttivo per l’illecito deontologico

oppure tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o pec, che deve essere inviata entro 30

giorni dalla decisione. La sospensione e la cancellazione devono essere sempre comunicate

per iscritto.

 

La sospensione può essere applicata per il mancato rispetto di quanto previsto dalla Statuto

e dal presente codice deontologico. In caso di ripetute violazioni, che abbiano comportato la

sospensione, potrà essere applicata la sanzione dell’esclusione dall’Associazione.

 

  1.  

L’esclusione  non può essere deliberata se non per gravi motivi nonché per il mancato

versamento della quota associativa dopo la scadenza del termine per il versamento, a

seguito di due solleciti ed in assenza di giustificati motivi.

Comportano inoltre l’esclusione le gravi violazioni del codice deontologico e dello statuto,

come pure la contemporanea iscrizione ad altra associazione che persegue fini in contrasto

con quelli dello statuto.

 

  1.  

La perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione all’Associazione comportano la sospensione

o l’esclusione. Comportano la sospensione e l’esclusione dall’Associazione anche l’aver

riportato condanne penali passate in giudicato.

I Soci che siano stati sospesi o esclusi non possono chiedere la restituzione della quota

associativa né possono esercitare alcun diritto sul patrimonio dell’associazione.

 

  1.  

Il Consiglio Direttivo e’ l’organo preposto a deliberare e far applicare le sanzioni,

adeguandole al tipo di violazione delle norme deontologiche e dello Statuto.

Le sanzioni devono essere adeguate alla gravità dei fatti o dei comportamenti e devono

considerare tutte le circostanze soggettive ed oggettive che hanno concorso a determinare

l’infrazione, nonché la eventuale reiterazione dei comportamenti.

Quando siano mossi più addebiti nell’ambito della stessa contestazione la sanzione dovrà

essere comunque unica.

 

  1.  

L’azione disciplinare si prescrive in due anni dalla data della presunta violazione ed il

procedimento deve concludersi entro 12 mesi dalla sua apertura, fatte salvi i casi di

sospensione o interruzione del procedimento.

Il procedimento disciplinare è svolto in maniera trasparente dal Consiglio Direttivo

assicurando la corretta contestazione degli addebiti, il diritto di difesa, la motivazione delle

decisioni e la pubblicità del provvedimento.

Per eventuali domande o copie dello codice deontologico può scrivere a:  info@osteopro.it

Assieme si fa la differenza

Sempre un passo avanti. 

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